Sunday, October 26, 2014

Quelli che marciano Vs Quelli che lavorano ( come ha detto il buon Matteo)

Dalle piazze di Roma, fino alle sale della Leopolda di Firenze è andata in scena ieri lo scontro fra due modi di intendere la politica, il modo di guardare alle persone, due modi diversi di approccciarsi alle persone, alle questioni storiche sollevate in questi decenni, da un lato l'elefante CGIL, con una serie di compagni di strada anche più arrabbiati,ed affllitti, dall'altro lato "Quelli che lavorano" secondo la definizione del buon " Super Matteo Renzi" leader non per caso ma sicuramente non per amore di un partito, il Partito Democratico che vorrebbe trasformare completamente, ed istantaneamente, in nome delle superiori esigenze della Polis, e della propria hybris nel "Partito di un'Uomo Solo".
Percorsi Democratici
Alla Leopolda Super Matteo e i suoi...amici hanno celebrato, ognuno a modo suo, chi con maggior baldanza "Non esiste il diritto di sciopero", ha detto un tale, mentre un'altro invocava "Moderazione", la propria "differenza" dagli altri, gli altri sarebbero tutti quelli che non erano fra le "Sante Mura" ad ascoltare l'Uber Segretario a non riunirsi nei 101 tavolini per preparare la nuova Italia che presto vedremo...ma soprattutto ad "esserci" nel luogo dove oggi si deve essere per contare qualcosa.
Le interviste, come tutte le interviste di questo genere valgono quel che valgono, però è evidente lo stacco fra i due luoghi e fra i due gruppi, un Segretario di partito se vuole esser tale, e soprattuto se vuole esser leader politico dovrebbe occuparsi, preoccuparsi, di comporre queste evidenti divergenze, non solo di pensare a sommar voti, nè credere di poter tutto riunire in se, secondo uno stile che ha già dato frutti amari per l'Italia. Ma "Super Matteo" non è di queste intenzioni, e complice la carenza non tanto di volti nuovi, quanto soprattutto di persone che intendano andare a sfidarlo seriamente, l'usura dei vecchi, che ben sanno di aver perso troppi treni, le difficoltà della vita, ed una certa pasioncella degli Italiani per i "conducator" galleggia, e continuerà a galleggiare, il Partito Unico è ad un passo. Ottenuto il potere, e magari anche il consenso, forse si occuperà anche dei problemi, dei quali nulla gli importa in realtà salvo che nella misura in cui gli portino un bottino di voti da spendere nelle sue dichiarazioni. La hybris però ha sempre portato ad inevitabili, fragorosa cadute, chi non ha saputo tenerla a bada, oggi in tantissimi salgono sul carro del Vincente, altri ci saliranno quando comincerà ad intestarsi un'altra battaglia lettiana, quella dei diritti civili, ma fra un decennio ? Che resterà degli "Anni di Matteo" ?

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