Thursday, March 19, 2015

L'attacco al Museo del Bardo: un'attacco alla Democrazia del Meditteraneo

Ieri mattina un commandos di cinque terroristi è entrato in azione a Tunisi assalendo il complesso del Parlamento Tunisino, dapprima cercando di entrare nelle aule del parlamento, da poco eletto ed a maggioranza democratica, dove si stava discuendo la nuova legge antiterrorismo, scoperti e respinti prendendo di mira i turisti del Museo del Bardo che si trova nel medesimo complesso, aprendo il fuoco indiscriminatamente contro uno dei vari pulman che si trovava nel piazziale, il museo del Bardo è il maggior museo di Tunisi e del Nord Africa, contiene vaste testimonianze del mondo romano fra cui alcuni bellissimi mosaici di fattura squisitissima, ed è meta di tutti i turisti che fanno tappa nella capitale dello stato meditterraneo.
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Museo Nacional del Bardo
Nell'assalto, durato tutta la mattinata, sono stati coinvolti centinaia di persone di tutte le nazionalità, britannici, giapponesi, spagnoli, inglesi, polacchi, e molti italiani - nella rada di Tunisi è ormeggiata una nave della Costa Crociere, la Costa Favolosa, con tremila persone a bordo - le guide turistiche locali che guidano i gruppi organizzati sono stati i veri eroi della giornata, riuscendo a far mettere in salvo sono riuscite la gran parte delle persone loro affidate molte altre fra cui anti bambini, sono rimasti intrappolati dentro le sale del museo, fino all'intervento dei gruppi di pronto intervento che hanno realizzato una drammatica ma veloce evacuazione e la caccia ai terroristi
Tunisi Assault Museo del Bardo Tunisi Assault Museo del Bardo 02
Il bilancio finale dell'azione è duro 30 le persone uccise morti, fra polizzioti tunisini, guide, turisti, e terroristi, di questi due sono stati uccisi, altri tre sarebbero in fuga, una persona è stata arrestata, 4 i nostri compatrioti uccisi e vi ci sono stati diversi feriti. Due degli assalitori sono stati uccisi, tre in fuga. L'Isis ( Daesh) ha cercato di metter cappello sull'azione ma vi sono alcune perplessità, potrebbe trattarsi di gruppi locali che in questo modo vogliono riispondere ad alcune importanti azioni portate avanti dal Ministero degli interni di Tunisi che hanno portato al sequestro di ingenti quantitativi di armi pesanti. Di chiunque sia la firma l'attacco per le sue modalità, per il tipo di azione edi contesto in cui si è svolto rappresenta una sfida diretta alla democrazia, ed alla civiltà Meditteranea, quella comune civiltà che da millenni è intessuta attraverso questo mare lungo e stretto, da popoli che parlano lingue assai diverse, elevano canti e preghiere a dei diversissimi ma sono accomunati da usi, costumi, cibi identici ovunque vi troviate, dalle coste del Libano a quelle della Puglia. Una sfida molto più cogente e distruttiva di qualsiasi blaterante dichiarazione sulle mire del sedicente califfato.
Pur con le sue inevitabil contraddizioni la Tunisia è uno dei pochi stati democratici dell'area del Medio Oriente, una democrazia conquistata con il sangue e difesa con il sangue. Il Turismo è la linfa vitale della sua economia e della sua democrazia - rappresenta il 50 per cento del pil tunisino - colpire i simboli del turismo, il Museo del Bardo, i turisti stranieri assume nell'immaginario Jihadista un triplice significato
- Un'attacco diretto al cuore dello stato tunisino e della sue economia, c'erano diverse navi nel porto di Tunisi, oltre la grande nave della Flotta Costa Crociere, quante ne arriveranno fra una settimana?
- Riaffermare il principio della separazione fra NOI e LORO, gli altri.
- Rifiuto diretto dei principi della democrazia politica.
Una sfida diretta anche all'altra riva del Meditteraneo.

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